Lo scandalo Spiegel (in tedesco Spiegel-Affäre) fu una crisi politico-mediatica che ebbe luogo nella Repubblica Federale Tedesca nel 1962, e che vide l'arresto di alcuni giornalisti del noto settimanale Der Spiegel, in particolare il fondatore e direttore Rudolf Augstein e il giornalista Conrad Ahlers, per iniziativa del Ministro della Difesa Franz Josef Strauß. Questo scandalo rappresenta "il maggiore scandalo statale" della storia della Germania dal 1945.[1]
L'accusa, mossa al settimanale, era di alto tradimento a causa della pubblicazione di informazioni riservate sulla polizia tedesca riguardanti gravi irregolarità all'interno di essa. Lo scoppio dello scandalo dette vita a movimenti di protesta in tutta la Germania e segnò la fine della carriera politica di Konrad Adenauer l'anno successivo. Inoltre, segnò in modo permanente la reputazione del ministro Strauß, che perse il ministero, e regalò prestigio a Der Spiegel e a Augstein.